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Dar Si Said, Museo di Marrakech: imperdibile o da evitare?

Se lo visiti è meglio! Scopri perchè

Dar Si Said, Museo di Marrakech: perché visitarlo?

 

Chiariamoci subito: se hai aspettative museali come quelle che offrono “Gli Uffizi”, “I Musei Vaticani”, “Il Louvre”, “Il Prado”, non ci siamo …

 

In Marocco i Musei non hanno nulla, e sottolineiamo nulla, di comparabile con i grandi Musei dell’Occidente.

 

Questo però non significa che siano da scartare e che non siano in grado di farci stupire e di lasciare una traccia nei nostri ricordi più belli, anzi … continua nella lettura e te ne renderai conto.

Dar si Said, un Museo che ti stupisce ad ogni passo

 

Googolando, ti capiterà di trovare il suggerimento di evitare questo Museo. Non dare retta …

 

Il sottotitolo del Museo è “Museo Nazionale dei Tessuti e dei Tappeti Dar si Said” (Musée National du Tissage et du Tapis Dar si Said) e probabilmente ti aspetterai di trovare stese di tessuti e tappeti da riempirci un Palazzo.

 

Non è propriamente così, l’esposizione è piccola, ma sufficiente a farti scoprire l’abilità che si è formata nei secoli.

 

E soprattutto, questo Museo ti lascerà a bocca aperta con le sue caratteristiche costruttive.

L’esposizione di Dar Si Said, Marrakech

 

Allora andiamo a scoprire questa struttura che, devi sapere, è la preferita tra le Guide Turistiche Professionali della città!

 

La zona in cui è situato il Dar si Said, per semplificare, è quella nei pressi del Mellah (il quartiere ebraico).

Alla fine di questo articolo comunque troverai tutte le indicazioni tecniche (indirizzo, orari di apertura, costo di ingresso).

 

Il Palazzo in cui è inserito, risale ai tempi del Sultano Moulay Abdel Aziz che regnò dal 1894 al 1908 ed esprime la spettacolare architettura arabo-andalusa.

 

È strutturato in due aree di esposizione: quella dedicata ai tessuti, rurali e cittadini, ed un’altra dedicata ai tappeti.

 

Ma non pensare a “stanze fredde ed anonime”!

Il museo offre uno spettacolo di legni intagliati, piastrelle e mosaici, porte fatte a mano, di una bellezza indescrivibile.

Il tappeto nella cultura marocchina

 

In questo museo è conservato il tappeto più antico del Marocco (o almeno tra i più antichi), che risale al 1787 e proviene dalla Regione di Chiadma.

 

Attraverso la storia di questo oggetto, scopriamo i mille usi nella vita familiare marocchina: da arredo per la casa, a giaciglio per dormire, si trasforma in sella per i cavalli, o vengono utilizzati per pregare, esposti davanti alle Moschee.

 

Scopriamo anche due diversi tipi di tappeto:

 

  • quello cosiddetto “cittadino” che viene tessuto in maniera tradizionale a Rabat, Casablanca e Mediouna ed è caratterizzato da decori floreali

 

  • quello rurale che a sua volta si distingue in due diversi tipi: quelli prodotti nell’Alto Atlante (uno dei più grandi centri di produzione) e nella Regione di Marrakech e quelli del Medio Atlante e del Marocco Orientale.

 

I tappeti rurali hanno prevalentemente motivi geometrici, talvolta rappresentazioni antropomorfe (rappresentazioni di dei) e di animali.

 

Ma sono molto rari, perché non utilizzati nella cultura musulmana.

 

Nella regione Orientale sono gli uomini a tessere i tappeti, contrariamente alle altre regioni, dove sono le donne ad occuparsi di questa arte.

 

Non di rado troverai un telaio nelle case del Centro Sud Marocco, cui sono dedite appunto le donne di famiglia.

 

I tappeti dell’Anti-Atlante hanno la caratteristica del disegno a losanghe in varie forme; tutto è costruito sulla simmetria, sia nei motivi che nella composizione.

 

I tappeti dell’Alto Atlante sono appannaggio delle donne, regine indiscusse di questa arte. Vengono prodotti nella regione che va da Ouarzazate a Taznakht.

 

Alcune caratteristiche distinguono questi tappeti: la morbida lana e di alta qualità, la colorazione naturale derivata dall’henné, dallo zafferano.

Motivi floreali, geometrici e figurativi, sono i temi che vengono tessuti per questi tappeti.

 

I tappeti della Regione di Marrakech hanno motivi prevalentemente floreali e i “tatuaggi tradizionali”.

 

Ancora un accenno a due prodotti tradizionali:

 

  • il cuoio sahariano, ricavato dalle pelli di dromedario, capre, montoni, gazzelle e antilopi.
  • Il broccato, una stoffa in seta, tessuta con fili d’oro o d’argento, con motivi geometrici e/o floreali.
Il tappeto più antico del Marocco

Galleria Immagini Dar si Said, Marrakech

 

Qui trovi una serie di immagini che ti raccontano questo spettacolare palazzo.

Riad, giardino, archi, piastrelle porte … Dar Si Said è anche questo

 

L’ingresso del Palazzo non ti fa presagire quello che incontrerai durante la visita.

 

Si inizia da una parte esterna, quella tipica del Riad, con la classica fontana al centro (l’acqua è un elemento fondamentale della cultura musulmana) e il porticato intorno.

 

In questo porticato si affacciano delle sale, anche queste tipiche del Riad.

 

All’interno invece sono conservate le collezioni dei tappeti e dei tessuti.

 

Sempre al piano terra, un magnifico giardino, ricco di vegetazione e uccelli di vario tipo che cantano i loro richiami.

 

Al piano superiore, si accede attraverso una scala stretta, non adatta a chi ha problemi di deambulazione (non vi sono ascensori per accedere al piano superiore).

 

E qui le stanze si aprono sulla meraviglia: uno sfavillio di zelliage, legni, stucchi, calligrafie, un enorme soffitto di legno interamente realizzato a mano.

Indirizzo Dar Si Said, Oradi di apertura, Prezzo ingresso

 

Dove si trova il Museo Dar si Said

 

Derb el Bahia, Riad Zitoun Jdid, Marrakech, Maroc

 

Orari di apertura

 

Dal mercoledì al lunedì (chiusura il martedì): dalle 10:00 alle 18:00

 

Prezzo di ingresso per turisti:

 

30 mad (aggiornato a novembre 2021)

Sei d’accordo che è meglio visitarlo questo Museo? 🙂

 

Questo è molto altro lo potrai scoprire durante le visite guidate inserite nei nostri tour

 

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